Tracciamento e-commerce GA4 in codice: a cosa serve? Come funziona? Quali aspettative avere?
Molti si chiedono ancora a cosa serva il tracciamento e-commerce su Google Analytics 4. Il Covid ci ha abituato ad effettuare, sempre più spesso, ricerche online. D’altra parte ha anche convinto milioni di aziende e liberi professionisti a promuoversi online: se non sei online non esisti, questo è il “motto” moderno.
Per promuoversi correttamente online non basta fare pubblicità, ed essere online, bisogna anche monitorare le vendite, quindi quante ne arrivano, da dove arrivano, chi compra e come. Ecco perchè è assolutamente importante installare, sul proprio sito, il monitoraggio dell’e-ecommerce GA4.
Ma, nello specifico, cosa significa?
Innanzitutto bisogna sapere che, a differenza di Google Analytics Universal per chi lo conosce, il monitoraggio delle transazioni è già attivo in automatico. Come, quindi, si attiva l’evento e-commerce ga4 purchase sul sito, il setup di GA4 lo rileverà immediatamente.
Quale è la differenza tra e-commerce base e e-commerce avanzato?
Possiamo suddividere l’argomento in 2 livelli:
- e-commerce GA4 base: si traccia solo l’evento purchase, ovvero la vendita/vendite specifiche;
- e-commerce GA4 avanzato: si monitora sia la vendita, sia il comportamento di acquisto dei clienti sul checkout del nostro sito, ovvero prodotti aggiunti e rimossi dal carrello, e il comportamento degli utenti nel percorso vendita, quanti compilano, e abbandonano, la sezione dei dati di spedizione, e i metodi di pagamento, prima di acquistare.
Analizziamo qui di seguito le differenze.
E-commerce GA4 base:
Analizzando, quindi, per gradi, l’utente deve inserire il codice di monitoraggio nella thank you page del proprio sito, che dialoghi con l’evento “purchase“, in modo da estrapolare tutti i dati utili.
Ogni riga dello script soprastante corrisponde ad una dimensione (a sinistra dei 2 punti “:”), con relativa variabile da dinamicizzare (a destra dei 2 punti). La dinamicizzazione delle variabili è a discrezione del webmaster, in quanto è colui che ha creato il sito. Ovviamente non tutte le variabili sono importanti, la scelta è legata alla strategia di marketing aziendale, e a quanto in profondità si vogliono analizzare i dati.
Si tenga conto che questa è una immagine rappresentativa, ma lo script è cambiato spesso, dalla nascita di GA4, quindi alcune variabili ed alcune dimensioni potrebbero essere diverse, e non tutte sono utili allo scopo.
Per semplicità, qui di seguito un esempio di codice dinamicizzato con variabili prestashop, facilmente reperibile sul CMS citato.
Completato questo passaggio, Google Analytics sarà in grado di rilevare in automatico tutto ciò che viene inviato all’evento purchase, ed associarlo nei report specifici, di cui parleremo tra poco.
E-commerce GA4 avanzato:
Discorso analogo per gli altri eventi interessanti, come per esempio add_to_cart o remove_from_cart, come da guida ufficiale di Google:
Ovviamente i più famosi CMS hanno i loro plugin di riferimento per attivare l’e-commerce avanzato, tuttavia questi sono passaggi molto importanti per implementazioni su siti FTP, quindi personalizzati.
Si noti, nello specifico, che GA4 ha molti più eventi da tenere in considerazione, ai fini di una più approfondita strategia di marketing. Nella tabella seguente sono visibili, con relativa spiegazione, per dare una visione di insieme più approfondita:
Report percorso di acquisto
Non appena effettuati i passaggi di cui sopra, si possono cominciare a raccogliere, ed analizzare, le statistiche come in immagine sottostante.
Questo report permette di analizzare il tipo di utenza che arriva sul sito e-commerce, come si comporta, quanti decidono di inserire un prodotto nel carrello, e quanti di loro arrivano a comprare davvero. E’ tutto ciò utile per capire se i prodotti, il sito web, i passaggi del percorso di acquisto, sono snelli, comprensibili, e funzionali a vendere di più e meglio. In tal modo avrai ultimato il tracciamento e-commerce Ga4.
Quali aspettative avere?
Nel momento in cui riusciamo a capire quante persone entrano sul sito, quante di queste inseriscono un prodotto nel carrello, quante persone decidono di inserire i propri dati anagrafici e usare un metodo di pagamento, e quante di queste comprano effettivamente, riusciamo a capire cosa dover migliorare a livello di sito, di comunicazione, di business e di user experience.
Sono innumerevoli i casi in cui un prodotto è ottimo, ma il sito internet non è responsive, o il checkout presenta problemi di orientamento, o, banalmente, un metodo di pagamento non funziona a dovere, tanto che le persone non comprano perchè non possono pagare.
L’analisi di suddetti dati permette di tenere sotto controllo tutte queste condizioni, ed aumentare il più possibile le proprie vendite ed il proprio business.
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